domenica 25 maggio 2008


PasqualeViscido,nato a SALERNO il 28 Ottobre 1961.

Inizia a giocare a calcio sotto casa,Piazza San Martino,con un gruppo di amici,inseparabili.Carlo Mari,Matteo Viscido,Gerardo Apicella,Enzo Battimelli,Alfonso Milo,Matteo Florio,Franco D'Onofrio,Gerardo Bavosi.Nella mitica piazzetta di Santa Margherita,le "sfidette"tra di loro,o con i ragazzi del Rione De Gasperi,alla Ciamba di cavallo,su alla bancarella,al campetto del Volto Santo e alla Fabbrichetta a torrione.Tante sfide con il gusto del puro divertimento,dicePasquale,solo la passione per il calcio che ci allontanava da tentazioni pericolose.Ore ed ore a palleggiare,quando eravamo in pochi facevamo 1 contro 1,2 contro 2 ecc;adesso di gran moda nelle scuole calcio,come la psicocinetica,ognuno di noi aveva una maglia di colore diverso,oppure quando la partita si prolungava troppo,e la voce dei genitori si cominciava a sentire,"chi fa goal vince",adesso si chiama Golden goal.Possesso palla in spazi ristretti(piu'ristretti di come erano) il muro,e tanti altri giochi inventati per divertirsi.

Tanti tornei e tantissimi ragazzi davvero bravi,Sergio Vanacore Mario Arciuolo e Elio Manganiello addirittura seguiti dal Milan,con la Serpentina sempre protagonista.Nel torneo dei Bar Salernitani Pasquale si confronta con tanti bravi calciatori di tutte le eta',calciatori che avrebbero fatto la fortuna del vivaio della SALERNITANA,ma in quel periodo ai giovani "locali" preferivano giovani con un accento diverso.Cresciuto nella Libertas San Giovanni Bosco del padre(Luigi Orlando Viscido) detto "O President"Pasquale passa alla Squadra di Santa Margherita sponsorizzata dalla ITALCROC,di Nunzio Sapere,nella stagione successiva,dopo un provino,passa all'Avellino,insieme a Carlo Mari e Matteo Viscido.Dopo una stagione Pasquale passa alla Salernitana dopo un provino svolto al Vestuti alla presenza del Mitico TOM ROSATI,che sollecito'l'acquisto del giovane Viscido,accompagnandolo addirittura in Via Galloppo (sede).
Si realizza il mio sogno, dice PASQUALE,giocare nella squadra della mia citta',non si puo'spiegare ne descrivere questa emozione,il cuore batte piu'forte. ma trasmette sensazioni mai provate prima.Tutto ebbe inizio il giorno in cui ci recammo al Vestuti,insieme ai miei amici,senza i soldi per aquistare il biglietto,provammo ad entrare con qualche persona adulta,ma ci scambiavano per ragazzi al di sopra dei 14 anni.Non ci restava altro da fare che scavalcare dal tubo attaccato sulla parete esterna della curva nuova.
La passione per la Salernitana superava la paura di cadere ,ma una volta arrivato in cima al muro,il ricordo e' ancora chiaro nella mia mente,quel grande tappeto verde,le maglie granata spezzate dal bianco dei pantaloncini che ne esaltavano il colore,ed il suono dei tifosi che cantavano ale' Salerno. ale' Salerno ....rimasi letteralmente incantato da quello scenario,nella mia mente un pensiero e nello stesso momento una convinzione:un giorno indossero'quella maglia e correro'su quel tappeto verde senza mai stancarmi,giocare per la mia citta,Salerno.
Da quel giorno un solo pensiero,giocare nella Salernitana.Giornate intere a giocare a pallone,con gli amici,da solo contro il muro,in camera con mio fratello Mimmo,sempre con un unico obbiettivo,indossare la maglia granata.

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